Vietnam e Bangladesh a tutto export

Nel periodo gennaio-aprile in Vietnam l’area pelle ha fatturato 2,9 miliardi di dollari, in crescita del 21,9%. La pelletteria, che include nella voce statistica valigeria, ombrelli e cappelli, domina la scena: l’export è cresciuto del 48%, toccando quota 821 milioni di dollari. Gli importatori principali sono Stati Uniti, Giappone, Belgio e Germania, ma alcuni Paesi più piccoli (Cile, Israele, Grecia e Polonia) hanno registrato crescite esponenziali. L’associazione dell’area pelle, Lefaso, è ottimista per il futuro in virtù di una serie di grossi contratti in scadenza ad agosto tra brand statunitensi e manifatturieri locali, ma anche grazie al sistema di preferenze generalizzate in vigore, che facilita le transazioni con Usa e Giappone.

Ieri sono stati anche diffusi i dati del periodo fiscale luglio 2013-marzo 2014 per l’export del Bangladesh, dove si è conosciuta una crescita del 40% con vendite per 960 milioni di dollari. Il conciato ha fatturato 381,1 milioni (+40%), la scarpa in pelle 410,2 milioni (+31,7) mentre la pelletteria si è assestata a 170 milioni di dollari (+62,8). Le cifre sono state raggiunte nonostante i gravi problemi ambientali causati dalle concerie, alle prese con una difficile riallocazione dalla capitale Dacca (area di Hazaribagh) alla città di Savar, dov’è in costruzione un impianto di depurazione e recupero delle acque. (pt)

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