Una espadrillas del XVII secolo, a suo modo ante litteram, capace di resistere al tempo perché in pelle. È solo uno dei ritrovamenti nell’area di scavo del bastione Migdia e in Plaça de Pau Vila, a Barceloneta. L’area si trova vicino alla spiaggia del capoluogo catalano, nei pressi della stazione della metro: in antichità c’era una torre fortificata che faceva parte della cinta muraria a protezione dalle incursioni via mare. Sono 13 complessivamente i pezzi di pelle ritrovati del servizio archeologico di Barcellona: sono parti di scarpe, principalmente suole, ma anche tacchi, punte e tomaie del XVII e XVIII secolo.
Una espadrilla del XVII secolo
Dalle analisi dei materiali gli studiosi ritengono che sia pelle di capra al naturale. Ma capace di resistere ai secoli e ad un altissimo grado di umidità. A restaurarli è un’archeologa specializzata in cuoio Céline Bonnot-Diconne. Come evidenziato su lavanguardia.com, nella maggior parte dei casi è stato necessario effettuare un trattamento chimico per rimuovere gli ossidi metallici, primo passaggio di un complesso intervento di restauro. È stata utilizzata anche una soluzione di acqua e polietilenglicole (PEG), sostanza utilizzata in ambito cosmetico e in medicina perché è un polimero idrosolubile, biodegradabile e non tossico. Nell’area del bastione Migdia i ritrovamenti archeologici sono iniziati nel 2014, quando sono stati recuperati, tra gli altri, una serie di oggetti in pelle. Nello specifico frammenti di calzature insieme a scarpe intere, tutti rinvenuti nel riempimento di un canale fognario.
Il cantiere-Barcellona
Barcellona continua ad essere un grande cantiere, a ormai trent’anni dalle Olimpiadi del 1992 che le hanno cambiato volto e dato una nuova identità negli ultimi mesi, vestigia di vari periodi della storia della città. I ritrovamenti più notevoli sono quelli sull’antica via Laietana: nove tombe romane e tardoantiche, oltre ad elementi di varie costruzioni di epoca medievale. (aa)
Leggi anche: