Ristrutturare il Baldracco di Torino per farlo diventare un polo internazionale archivistico museale e formativo. È l’intento dell’associazione ASCOT, che affronta la questione sabato 25 ottobre nel corso dell’assemblea generale e del convegno in programma presso Cascina Fossata.
Ristrutturare il Baldracco
Non far calare l’attenzione sulla situazione in cui versa l’edificio liberty (risalente al 1911) che ha ospitato l’Itis G. Baldracco. L’istituto tecnico che ha formato generazioni di tecnici conciari italiani a partire dai primi anni del ‘900. L’impegno di ASCOT (fondata nel 2018, conta circa 40 soci) si rinnova. Esaurita la “parte burocratica”, il programma prevede un seminario di aggiornamento sulle tecniche conciarie con gli interventi di Antonio Galiotto (Erretre di Arzignano) e di un delegato della Fratelli Carlessi, sempre di Arzignano, sulla follonatura chemical milling e su alcune nuove tecnologie di asciugaggio in intelaiatura. Nel pomeriggio ci saranno tre interventi: l’ex allievo del Baldracco Pino Mazza porterà la sua testimonianza sul mondo della pelle.
La biblioteca
Nel secondo intervento Giovanni Gola (fondatore ed ex presidente ASCOT) e Stefano Sapone parleranno della biblioteca appena aperta dell’associazione istituita presso la Circoscrizione 5, nell’ex conceria Cir. “Si basa su 244 volumi, inclusi anche i libri appartenuti al professor Giorgio Martignone, che i suoi figli Alberto e Fabrizio hanno gentilmente donato – ha detto a La Conceria lo stesso Gola –. Un centro di documentazione storica al quale, spero, vorranno contribuire altri colleghi e addetti ai lavori”.
Non sarà facile
Infine, il presidente di ASCOT, Ilvo Maraviglia, farà il punto della situazione dell’ex Baldracco. L’edificio non è fruibile (occupato da centri sociali e famiglie), ma conserva ancora numerosi macchinari a testimonianza dell’evoluzione tecnologica dell’industria conciaria. Maraviglia mostrerà immagini dell’edificio e illustrerà alcune proposte per il suo recupero e valorizzazione. “Proposte che verranno portate all’attenzione dell’amministrazione comunale di Torino a novembre” afferma Giovanni Gola. (mv)
Foto d’archivio
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