“Essere al servizio della comunità”. Per Fabrizio Masoni, titolare dell’azienda Masoni Industria Conciaria, l’imprenditore non deve solo “creare produttività ma anche reinvestirla”. È per questo che l’azienda ha deciso di donare una nuova installazione artistica a Santa Croce sull’Arno, per “restituire al territorio” in cui produce e cresce la sua attività. È con questo obiettivo che oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Fratellanza, l’opera #ModùModù firmata da Giovanni da Monreale (finanziata interamente da Masoni) è stata inaugurata davanti alla Biblioteca Comunale della cittadina conciaria.
Installazione artistica
L’opera #ModùModù raffigura un bambino dalla pelle nera intento a maneggiare un dispositivo elettronico. Può essere considerato “il fratellino” di #GIOMmy, altra opera finanziata da Masoni e installata davanti all’azienda. Il 4 febbraio, data istituita dall’ONU come “Giornata mondiale della Fratellanza Umana”, vuole essere il suo simbolico “compleanno”. L’opera fa riflettere. Sia sulla presenza della tecnologia nella quotidianità, soprattutto per i più giovani, sia sulla distinzione che ancora molti fanno rispetto al colore della pelle. Per questo, per tutto il mese di febbraio 2021, nella Biblioteca sarà esposto un quaderno dove poter scrivere un “pensiero di fratellanza”. Chi lo farà riceverà in omaggio la penna con cui lo avrà scritto (una penna Bic limited edition, offerta da Masoni).
L’impegno di Masoni
Non è la prima volta che la conceria Masoni si fa promotrice di cultura e socialità. In più occasioni l’azienda ha finanziato opere artistiche ed esperienze che hanno coinvolto la comunità. “Un imprenditore ha un ruolo che non deve essere solo quello di creare produttività, ma di reinvestirla – ha spiegato Fabrizio Masoni -. Lo può fare in diversi modi e con diversi obiettivi. Ma deve assolutamente restituire al territorio. Sono dell’avviso che gli imprenditori abbiano l’obbligo morale di fare altro e debbano andare oltre la propria attività, non guardando solo al proprio orticello”.
Arte e conoscenza
Il legame tra arte e conceria si esprime in molte forme. “La conceria ha ancora oggi forti basi artigiane – dice Masoni -. La stessa artigianalità è di per sé un’arte. L’arte per definizione è qualsiasi forma espressiva con inventiva. Si può dire quindi, che noi conciatori siamo artisti”. Investire nella promozione dell’arte e della cultura per l’imprenditore toscano diventa anche un modo per parlare alle nuove generazioni. “Solo con la conoscenza possiamo rimanere stupiti da tutto quello che ci circonda nel mondo – conclude Masoni – . È banale dire ‘siate curiosi’, l’anno già detto in tanti, però è vero. Io ho 4 figli (dai 12 ai 30 anni) e a tutti loro piace viaggiare con me. Una regola che ho sempre dato loro è quella, prima di salire in aereo, di informarsi e conoscere la storia e le tradizioni del luogo dove stanno andando. Se viviamo tutto con distacco, dando attenzione solo alle cose futili e non ci lasciamo mai coinvolgere dalla bellezza, come possiamo crescere?”. (mvg)
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