Cosa resta di Ferragni e come cambia il ruolo dell’influencer

Cosa resta di Ferragni e come cambia il ruolo dell’influencer

Chiara Ferragni passa all’attacco. L’imprenditrice lombarda, che dopo lo scoppio del Pandoro-Gate in prima battuta si è mostrata in vesti di penitente, ha deciso di impugnare la scelta di Pigna di interrompere unilateralmente il rapporto di collaborazione, stanca e spaventata dalla fuga di partner che ha visto già Safilo e Coca Cola metterla da parte. Ma l’incidente del più noto volto social italiano va oltre la cronaca. Stimola una riflessione sul ruolo dell’influencer nel sistema della moda che vi proponiamo sul mensile La Conceria n. 2 – 2024.

Il terremoto del Pandoro Gate

Negli ultimi dieci anni la moda ha utilizzato gli influencer per sponsorizzare prodotti e per accaparrarsi il seguito di milioni di followers. Chiara Ferragni è l’emblema di questa nuova forma di marketing, ma dopo lo scandalo della collaborazione con Balocco (con relativa inchiesta giudiziaria) la sua posizione sembra in crisi come non mai. Il caso spinge chiedersi anche se il fashion system abbia fatto l’uso migliore della fondatrice di The Blonde Salad. Perché nella sua carriera Ferragni non ha solo prestato il proprio volto ai brand, ma è arrivata a ricoprirvi anche cariche di vertice. Come nel caso di Tod’s, che nel 2021 l’ha nominata membro del consiglio di amministrazione. Certo, già ai tempi si ponevano legittimi interrogativi sulla sua capacità di indirizzare gli affari. L’annuncio dell’ingresso dell’influencer nel board provocò un innalzamento della quotazione del gruppo di Diego Della Valle, che però dopo un anno tornò ai livelli iniziali. Mentre oggi apprendiamo da Il Sole 24 Ore che Ferragni nel CdA di Tod’s si è distinta per l’assenteismo.

 

 

Il ruolo dell’influencer

Ecco, la domanda è: cosa possono fare davvero gli influencer per la moda? E come possono i brand farne un uso più sofisticato dell’acquisto di visibilità? Sul numero 2 – 2024 del mensile La Conceria, in distribuzione a metà febbraio, offriremo una risposta. Partendo dall’analisi del caso Ferragni (l’incredibile ascesa e la recente caduta). Intervistando Gianluca Giansante, socio di Comin & Partners ed esperto di comunicazione, che ci spiegherà se questo modello di comunicazione/marketing è al capolinea. E chiudendo con un tema recente: quello degli influencer generati dall’intelligenza artificiale, che promettono di sovvertire il mercato proprio in un momento di svolta. (dc)

Foto Imagoeconomica

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