I progetti della filiera che rende grande il Made In Italy

I progetti della filiera che rende grande il Made In Italy

In occasione delle celebrazioni per la giornata del Made In Italy, Confindustria Moda ha organizzato un evento all’insegna della formazione. Nella sede romana dello IED si è ritrovata il 18 aprile la filiera della moda, da UNIC – Concerie Italiane ad Assopellettieri, fino ad Assomac e Assocalzaturifici. Un incontro volto a sottolineare i punti di forza del sistema produttivo italiano, ma anche la costante apertura verso la formazione dei giovani, fattore chiave per i prossimi anni, e verso un approccio sempre più innovativo.

Gli interventi

Dopo il saluto del Ministro per il Made in Italy Adolfo Urso e della Presidente di Confindustria Moda Annarita Pilotti, si sono alternati gli esperti della filiera. A partire da Alessandra Siena, Leather Expert di UNIC – Concerie Italiane, che ha sottolineato l’importanza della formazione rispetto alla pelle, alle sue caratteristiche uniche e alla sua alla narrazione. Non si è parlato solo di materiali, ma anche di macchine con Davide Catena, Project Manager di Assomac. Lui ha posto l’attenzione sull’unione tra heritage e creatività come valori fondanti del Made in Italy e dell’industria 5.0. Un legame che parte dalla tradizione manifatturiera e che arriva a un nuovo approccio tecnologico, fortemente influenzato ora da intelligenza artificiale e robotica “di cui non bisogna avere paura perché possono essere sia amici che nemici”.

 

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La filiera al completo

Tra gli interventi anche quello di Massimiliano Guerini, Consulente Responsabile per la Formazione di Assopellettieri che si è soffermato sul modello produttivo italiano. Un modello in cui “la componente artigianale, il fatto a mano, è ancora la componente principale delle borse, ma che sta cambiando da quando la tecnologia ha stravolto le nostre metodologie”. Un panel di esperti focalizzato soprattutto su sostenibilità e caratteristiche di un prodotto unico. Alice Marcato, direttore tecnico del Politecnico Calzaturiero per Assocalzaturifici, ha analizzato i progressi del settore calzaturiero grazie a Intelligenza Artificiale e costumizzazione. Mentre Elena Rizzo, external relation e responsabile formazione AIP (Associazione Italiana Pellicceria) ha approfondito il percorso storico della pelliccia e il suo ruolo all’interno dell’immaginario cinematografico. In chiusura Gianluigi Calvanese, direttore operativo Divisione ITC – Innovazione e Tecnologia Conciaria, si è soffermato sugli standard di riferimento per un prodotto progettato per durare. Un evento formativo per i giovani designer del futuro. (dc)

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