Si può sognare con le mani? Certo, sicuramente. Si può, se quel sogno si chiama made in Italy. Parte da qui l’esperienza narrativa di Sogni su Misura, libro scritto da Nicoletta Polla-Mattiot per la collana Bellissima di Luiss University Press. Il volume è stato presentato ieri a Milano, presso Spazio Lineapelle (Piazza Tomasi di Lampedusa), alla presenza di un vero e proprio special guest di questa sapienza artigianale: Toni Ripani, da 44 anni “l’uomo delle pelli” di Tod’s Group.
Sogni su Misura
Polla-Mattiot guida l’edizione italiana di “How to spend it”, magazine mensile dedicato al mondo del lusso, frutto della collaborazione tra Il Sole 24 Ore e il Financial Times. Sogni su Misura “parla di moda, di imprenditoria, di economia”. Racconta, soprattutto “11 case history indissolubilmente legate al nostro Paese”. Dieci rappresentano, ognuno con le sue specificità (al punto da essere, ognuna, narrata con un differente stile di scrittura), la sintesi del concetto di “sapienza artigianale”. Si va dal cashmere di Cucinelli al nylon di Prada. Si va dal cappotto Max Mara alla giacca di Giorgio Armani. Dal gommino di Tod’s allo chiffon di Alberta Ferretti. Dal corsetto di Dolce & Gabbana ai jeans di Renzo Rosso. Dalle scarpe di Ferragamo al tessuto di Zegna.
Contenuti bonus
Così, si arriva, al caso numero 11, che è digitale e, proprio per questo, rappresenta uno step evolutivo dell’idea di made in Italy. Titolo: La svolta digitale, l’invenzione della moda online. Protagonista: Federico Marchetti, fondatore di YOOX. Contenuto bonus: l’intervista ad Antonio Belloni, direttore generale di LVMH. Nativo di Gallarate, rappresenta un esempio di management che ha radici nella grande tradizione d’impresa italiana.
La sapienza artigianale del made in Italy
Vero mattatore della presentazione è stato Toni Ripani: responsabile della Qualità Pellami del Gruppo Tod’s. Da oltre quattro decenni al fianco della famiglia Della Valle nella gestione di una fase fondamentale per garantire l’eccellenza di tutti i prodotti in pelle griffati Tod’s, Hogan e Roger Vivier. Ripani, forte di una cultura della pelle nata sul campo e dall’esperienza, ha coinvolto la platea con il calore e il realismo della sua testimonianza. Parole che hanno messo in evidenza come l’amore per un materiale, la pelle, possa diventare uno strumento di crescita personale e professionale.
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