È una lavorazione tradizionale di una regione della Cina. Non solo, appartiene al DNA culturale degli Hezhen, etnia che vive nel Nord-Est della Repubblica Popolare e che fa della pesca la sua prima attività economica. Per questo la concia della pelle di pesce degli Hezhen ha un valore superiore a quello industriale. È una tradizione in via di estinzione e per questo da tutelare. Alcuni laboratori artigianali, come vi abbiamo raccontato, si impegnano per tramandare l’abbigliamento in pelle di carpe, lucci e salmoni. Al Fashion Film Festival di Milano approda il mediometraggio che racconta come anche la formazione possa aiutare la lavorazione della pelle di pesce a sopravvivere.
Concia della pelle di pesce
Il documentario, diretto da Zhongjin Zhang, ha vinto il Best Green Fashion Film 2021. Già, green. Perché la tradizione degli Hezhen si inserisce nell’identità circolare della pelle. Trasformare il derma dei pesci pescati in un materiale utile alla moda significa elevarlo, inserirlo in un percorso di upcycling. L’alternativa è smaltirlo come un rifiuto. La pellicola è un excursus nella storia e nel valore antropologico della lavorazione della pelle di pesce, ma anche uno sprone. Assorbire le pelli degli Hezhen nella moda, tramite progetti di formazione fashion, può essere il modo per salvare e rilanciare i materiali.
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