Il valore storico di questo mocassino da bebè del XVIII secolo

Il valore storico di questo mocassino da bebè del XVIII secolo

Ritrovare antiche calzature è sempre un piccolo miracolo. Ed ha anche un sicuro valore storico e di dimostrazione della tenuta della pelle. Come è successo in Canada, nell’area di Montréal, dove nel 2016 hanno rinvenuto un mocassino da bebè recentemente restaurato. La datazione lo riporta intorno al 1750. La calzatura, conservatasi sotto un suolo umido e argilloso, è un esempio degli usi dei coloni francesi insediatisi nel Québec. Si adattava alle diverse stagioni e si inseriva nelle ciaspole necessarie per camminare nella neve.

Il mocassino da bebè

Sul sito dove i ricercatori hanno rinvenuto il mocassino tra il 1750 e il 1838, come ricorda il journaldemontreal.com, esisteva il Village-des-Tanneries. Probabilmente è realizzare la scarpetta è stato proprio un conciatore, poiché si trovava in un’area di rifiuti delle attività conciarie. In Canada fino al periodo industriale solo i calzolai avevano il diritto e la competenza per produrre scarpe “vere”. Di concezione più elementare, il mocassino si realizzava anche in casa: nelle abitazioni dei coloni canadesi poteva esserci un piccolo laboratorio per la realizzazione di mocassini e stivali. Come facevano gli aborigeni, si utilizzava pelle di alce ma anche quella di animali da cortile.

 

 

Le lavorazioni

Imbottite di pelliccia o di lana in inverno e decorate per assomigliare a uno stivale, queste scarpe di cuoio conciato e oliato sono più impermeabili delle loro cugine indigene, anche se il loro aspetto è molto meno raffinato. Se sono arrivate a noi è anche grazie al processo di impermeabilizzazione arcaico cui sono state sottoposte le pelli. Saint-Henri, l’area del ritrovamento del mocassino, si trova tra un lago e un fiume, cioè dove c’è acqua in abbondanza per insediare a metà del 1700 una conceria. Non solo: nella zona ci sono a marna e torba per la fabbricazione della calce, ma anche la cicuta, una specie arborea comune nelle zone paludose e molto utile per produrre il tannino. Qui arrivavano anche tante pellicce: i libri di storia locale ricordano che pioniere dell’arte conciaria in quest’area del Canada fu Gabriel Lenoir, detto Rolland (1688-1751). Il giovane apprendista conciatore formò un formidabile clan familiare, i cui membri si specializzarono quasi tutti nel commercio della pelle. A poco a poco, numerosi sellai e calzolai si stabilirono a Saint-Henri, creando nella prima metà del XIX secolo il più grande villaggio preindustriale del Canada. (aa)

Foto da Journal de Montreal

 

 

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