Le storie di Michele, Trussardi e dell’insospettabile autrice green

Le storie di Michele, Trussardi e dell’insospettabile autrice green

La rassegna stampa della settimana ci regala momenti di introspezione, da un lato, e di rivelazione, dall’altro. A volte entrambi nello stesso articolo, nella stessa intervista. Perché nelle storie di protagonisti della moda (e della società) non è raro trovare al contempo elementi intimi, legati alle vicende personali, e pubblici, cioè alle ripercussioni sulle traiettorie di brand e aziende. Si tratta sempre di letture illuminanti, perché raccontano molto dei personaggi in questione e della società in cui viviamo. Anche quando i risultati non sono edificanti. Come nel caso della romanziera green sospettata di essere stata a capo di una milizia omicida.

I consigli di lettura:

  • A proposito delle storie dei protagonisti del made in Italy, bisogna leggere l’intervista del CorrSera a Maria Luisa Gavezzani, vedova di Nicola Trussardi. Racconta molto della sua vita da moglie, imprenditrice e madre. Nonché della parabola del marchio che ha aiutato a crescere: “L’azienda di guanti di Nicola, dopo Woodstock, attraversò un momento di crisi: nessuna voleva più vestirsi da ragazza perbene. Era arrivato Fiorucci in piazza San Babila: era tutto una zeppa e un fiore. Anche mio marito ha dovuto reinventarsi e ha cominciato a far borse. All’inizio, fatte di pellami magnifici, erano brutte, un po’ mollicce, destrutturate. Poi gli venne l’idea di stamparle. Era la chiave vincente, mancava il simbolo: dopo una ricerca dalla quale era uscito un ferro di cavallo e una carrozza, è saltato fuori il levriero”;

 

 

  • Quella di MFF ad Alessandro Michele è un’intervista forse meno vibrante, perché priva dell’approccio esistenziale che Gavezzani dà alla rilettura delle sue vicende, ma comunque affascinante. Perché illustra come lavora lo stilista alla guida di Gucci. Come funziona il suo processo artistico? “Non ne ho uno specifico, cambio sempre – risponde –. Qualche volta faccio sketch velocemente. Prendo nota delle persone che incontro in diverse occasioni, che hanno qualcosa di amazing. Poi si riuniscono i pezzi. Metto sempre qualcosa che può essere considerato sbagliato”;
  • Ha dell’incredibile la vicenda di Delia Owens. La 73enne romanziera statunitense è autrice di titoli di grande successo, nonché zoologa e per tutta la vita attenta all’ambientalismo. È più o meno noto che negli anni ’80 si è impegnata con l’ex marito in attività anti-bracconaggio in Africa. Meno noto è che è sospettata di essere stata a capo di una milizia responsabile di scontri a fuoco e omicidi. Lo racconta Il Post.

 

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