Innanzitutto ci sono loro, Tod’s e Cucinelli, nella pre-selezione per entrare nell’indice Standard Ethics Mid Italian. Ma non solo. C’è l’architetto Paola Navone che spiega il suo lavoro sulla pelle nel design. C’è il piccolo produttore britannico di articoli in pelle che stringe un accordo con il Parlamento inglese. E ci sono le polemiche negli States sull’appropriazione (o meglio l’indelicatezza) culturale. Ecco i nostri consigli di lettura della settimana.
- Cominciamo da Tod’s e Cucinelli. Le due griffe italiane sono tra i 30 candidati che entreranno a far parte nell’indice Standard Etichs di 20 società quotate a Piazza Affari. Qui il comunicato.
- Una vicenda stilistica che passa dalla pelle: perché per ottenere gli oggetti di design desiderati, è prima necessario lavorare sulla pelle che li riveste. Paola Navone racconta alla stampa estera il suo lavoro per Baxter.
- Ci sono polemiche negli States. Gli induisti si scagliano contro il brand “Brahmin”. Il brand, distribuito nei grandi mall del Paeso, usa per i suoi articoli pelle bovina. E sfida, così, il tabù della religione il cui nome pure far riferimento.
- Crawford Henderson, invece, può festeggiare: produrrà gli articoli in pelle per il negozio di souvenir del Parlamento inglese.
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