Nel 2005 gli scavi avviati in piazza Meda a Milano per la realizzazione del parcheggio ipogeo portarono alla luce reperti molto interessanti, che raccontano pagine fino ad allora sconosciute della storia della città. Fin dagli anni Novanta del Novecento i ritrovamenti in questa zona di Milano (non lontano dal Quadrilatero della Moda) sono stati sporadici e tutti collegati a manufatti necessari per il drenaggio dell’abbondante acqua presente nell’area nord-est della città.
Cambio di passo
Nel 2005, dicevamo, il sottosuolo di piazza Meda ha restituito alcune tracce della presenza di un’antica conceria, risalente al I secolo dopo Cristo. Come riporta il blog urbanlife.com, venne ritrovata una vasca in mattoni che misura 3,60 metri x 1,90 x 0,53 “rivestita di cocciopesto e ripartita a metà da un divisorio”, che “si trovava al centro di un cortile su cui si affacciavano a nord e a sud alcuni vani-laboratorio. Sul lato settentrionale, sotto un porticato, erano inoltre sistemate sei strutture circolari in legno interrate, separate da un tramezzo anch’esso ligneo e affiancate da una struttura di cui rimaneva l’impronta allungata sul terreno, forse un battitoio” continua il blog, che racconta della presenza di un’ulteriore vasca quadrata sul lato meridionale del cortile.
L’ipotesi
L’ipotesi è che le due vasche fossero collegate da alcune condutture e che al loro interno il pellame grezzo venisse lavato per poi essere trasferito nei contenitori interrati dove avveniva il processo di concia. (art)
Leggi anche: