Abiti, accessori, immagini, video. “Memorabile. Ipermoda”, indaga la contemporaneità e il ruolo della moda dal 2015 fino ad oggi. Apre domani 27 novembre al MAXXI di Roma la nuova mostra a cura di Maria Luisa Frisa. Un’analisi della struttura creativa ed economica, delle pratiche progettuali e dell’uso di tecnologie sempre più sofisticate, che hanno ormai un peso primario. Ma anche un racconto del ruolo del direttore creativo, degli archivi come memoria e dei designer indipendenti. Ci siamo stati in anteprima e ve ne diamo un’anticipazione.
Come è organizzata
“Memorabile. Ipermoda” è in programma fino al 23 marzo 2025. La mostra, organizzata in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e Fondazione Bulgari come main sponsor, presenta una serie di stazioni in cui gli abiti sono in relazione fra di loro. I pezzi dell’alta moda, per esempio, si mescolano con quelli dei creativi indipendenti, in un dialogo costante che non segue gerarchie. Un percorso che rivela gradualmente gli abiti e gli oggetti esposti ma anche una riflessione sui cambiamenti del sistema, crisi compresa. Per il titolo Maria Luisa Frisa si è ispirata al libro Iperoggetti di Timothy Morton, in cui l’autore si interroga su quanto e come la dimensione spaziale e temporale incrini l’idea stessa di oggetto. Capi che, vale la pena sottolinearlo, non rappresentano più solo un prodotto dell’industria, ma un sistema complesso di significati.
Gli oggetti in mostra
Agli abiti sui manichini, la curatrice alterna accessori protetti da teche e video lungo le pareti, proprio per sottolineare il duplice rapporto (ormai labile) con la tecnologia. Si passa quindi da un abito ricoperto da scaglie in pelle della collezione autunno-inverno 2023 di Bottega Veneta, al tulle capovolto degli abiti della haute couture 2023 di Viktor & Rolf. Non mancano nemmeno un pezzo della prima collezione di Alessandro Michele per Valentino, e la pelliccia a forma di cuore della collezione autunno-inverno 2016 di Saint Laurent, l’ultima del direttore creativo Hedi Slimane. Per gli accessori la curatrice ha scelto un grande cesto in pelle, sempre di Bottega Veneta, e la Trash pouch, il sacchetto della spazzatura a forma di borsa disegnato da Demna Gvasalia per Balenciaga e realizzato in pelle di vitello lucida. (dc)
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