Sono già passati 10 anni. Il 25 giugno 2009 milioni di fan in tutto il mondo piangevano il Re del Pop. La morte di Michael Jackson, mito indiscusso della musica e del ballo, lasciò tutti un po’ increduli. Strane anche le cause della dipartita, avvenuta per overdose accidentale, circostanza per la quale il suo medico personale, il dottor Conrad Murray, è stato poi condannato a 4 anni per omicidio involontario. Al di là del lutto rimane immortale l’icona di stile, un vero e proprio modello per molti artisti e performer.
In love with leather
In occasione del decennale della scomparsa di Jacko non si può non ricordare il suo amore per la pelle e la curiosa storia del giubbotto in nappa rossa che indossò per il celebre video di Thriller nel 1982. La giacca rossa con strisce nere è stata realizzata con pelle prodotta da una conceria di Solofra. “Ricordo – raccontava un chimico che si occupò delle pelli di quel giubbotto (su Irpinia news) – che in un primo momento il giubbotto, già confezionato, ci fu rispedito indietro perché quando veniva stirato il rosso e il nero si sovrapponevano. Così dovemmo fare diversi tentativi prima di riuscire a fissare meglio i colori. Non sapevamo che l’avrebbe indossato Jackson, lo scoprimmo solo quanto uscì il video. Da quel momento le ordinazioni si moltiplicarono e altre concerie furono coinvolte per smaltire gli ordini”. Nel 2011, la giacca rossa è stata venduta all’asta per 1,8 milioni di dollari. Jackson era un vero sperimentatore nella moda: lo stesso capo scarlatto era studiato per contenere 11.000 lampadine che si illuminavano a ritmo di musica. (mvg)
Foto dall’account Facebook ufficiale dedicata a Michael Jackson