Se la moda è arte, è giusto che la celebrino i musei

Se la moda è arte, è giusto che la celebrino i musei

Si parlano il mondo del fashion, filiera produttiva inclusa, e poli museali. La moda è arte, d’altronde. Un arte che conosce un percorso storico, ha coinvolto grandi menti e professionisti, ha segnato e segna le epoche. I grandi protagonisti dell’alto di gamma, di converso, sono appassionati di arte. Non è un caso, allora, se nella rassegna stampa della settimana si incontrano molte notizie sul binario fashion-musei.

Consigli di lettura:

 

 

  • Per rimanere sui fatti di filiera fa piacere apprendere che, dopo oltre cinque anni, riapre lo Schoenenkwartier (museo della calzatura) di Waalwijk (Olanda). Secondo i reportage, è un piacere per gli occhi;
  • A proposito di riaperture, a Venezia è di nuovo visitabile, “a due anni dall’acqua granda”, il museo Fortuny. Ente che celebra, come ricorda il Sole 24 Ore, il genio spagnolo di Mariano Fortuny Y Madrazo
  • L’attrazione tra arte e moda è reciproca. Il quotidiano spagnolo Expansiòn racconta, allora, gli investimenti di François-Henry Pinault, patron di Kering, nel campo.

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