[in collaborazione con orticalab.it]
Buone notizie per Solofra. Si conclude con il nulla osta della Regione Campania l’iter partito nel settembre 2018. Oggetto: l’adeguamento e l’ammodernamento dell’impianto di depurazione a servizio del polo solofrano. Sarà tra i più avanzati sistemi di biofiltrazione. Il sindaco di Solofra, Michele Vignola, però è soddisfatto solo in parte: “Problema creato dalla Regione, combatteremo per la rete industriale e per l’ammodernamento complessivo del processo di depurazione”.
Maleodoranze addio
Il 2020 sarà l’anno zero per il distretto conciario di Solofra da anni alle prese con i cattivi odori. Un problema spesso preso come indicatore approssimativo dell’inquinamento ambientale prodotto dal polo industriale stesso. Ieri, infatti, la Conferenza di Servizi ha recepito gli ultimi pareri favorevoli. E ha dato il definitivo nulla osta al progetto finanziato dalla Regione Campania. Le buone notizie per Solofra hanno un valore preciso: 3 milioni di euro. Serviranno per adeguare e ammodernare l’impianto di depurazione attualmente gestito da COGEI. I lavori potrebbero essere messi in cantiere già dai primi mesi del 2020.
La biofiltrazione
Quattro gli interventi previsti. Uno: una sezione per la denitrificazione che porterà alla copertura di 2 vasche dell’impianto. Due: una sezione per l’essiccazione. Tre: un locale per la disidratazione. Quattro: una sezione dedicata ai pretrattamenti. Il tutto, finalizzato ad agevolare il trattamento dell’aria mediante biofiltrazione.
Il commento del sindaco
Soddisfatto il sindaco di Solofra, Michele Vignola: “Ci avviamo finalmente alla soluzione di un problema che mai si sarebbe dovuto presentare”. Ma il primo cittadino della città irpina rilancia: “In questi anni, purtroppo, la Regione non ha provveduto a manutenere il depuratore. Men che meno agli interventi di completamento necessari ad abbattere le maleodoranze. Non possiamo certamente escludere che la mancata manutenzione abbia favorito in questi anni il depositarsi di fanghi industriali nel depuratore”. Il che potrebbe aver “peggiorato ulteriormente la situazione e pregiudicando l’efficienza dell’impianto”.
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