Arte e pelle per Muse Dialoganti. Così si chiama il progetto promosso e curato dall’Associazione MuseoCity. Ha coinvolto otto aziende del made in Italy nella donazione site specific di 10 sedute per 10 musei della città di Milano. Con la pelle che gioca un ruolo molto significativo.
La sfida
“Sfida di questa iniziativa è l’integrazione di sedute che non inquinino visivamente gli spazi museali – ha spiegato il curatore del progetto, Roberto Palomba -, ma che, al contrario, si integrino e che siano capaci di dialogare con l’ambiente e l’opera. Il design e l’arte non saranno antagonisti, ma simbiotici”.
I modelli
Per ammirare Hayez, Caravaggio o le opere di Leonardo, la scelta è andata su sedute in pelle, mixate ad arte con legno e metallo. Partiamo da Brera. Nella Pinacoteca spiccano le Brera Bench disegnate da Giulio Cappellini, destinate alla fruizione delle tele di grande formato. La loro installazione risale al 2018, in occasione del nuovo allestimento delle sale. Al Museo del Novecento c’è la Passpartout di Baxter. Una panca dalle linee morbide e pulite disegnata da Federico Peri, scelta in una nuance miele per integrarsi con gli spazi del Museo. I Poufs Euston in pelle donati da Molteni e disegnati da Rodolfo Dordoni si trovano, invece, alla Pinacoteca Ambrosiana. Giorgetti partecipa a Muse Dialoganti con Galet (di Ludovica + Roberto Palomba). La dormeuse dalla forma irregolare è a Palazzo Morando, nello spazio dedicato a costume e moda. Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci c’è un grande mito del design italiano: la 699 Superleggera di Gio Ponti, donata da Cassina. La finitura scelta prevede la seduta in pelle e struttura in frassino.
Immagini tratte da icondesign.it
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