Le radici professionali sono nel commercio della pelle. Quando Fameed Khalique nel 2008 ha fondato in Inghilterra la sua società di fornitura per il design, ha ampliato la ricerca anche ad altri materiali, come la ceramica e il legno. Ma la pelle è rimasta nel suo cuore e quindi nell’identità stilistica della sua proposta. Non una pelle qualsiasi, ma una in grado di suscitare l’effetto wow. Non sarà un caso, allora, che Khalique racconta ad Architectural Digest di affidarsi solo a concerie italiane.
Effetto wow
“Creiamo superfici che inspirano il genuino senso della meraviglia – dice l’imprenditore –. Sappiamo di aver fatto il nostro dovere quando i nostri clienti fanno wow”. La pelle è “un nobile materiale”, aggiunge. Nella storia “ha simbolizzato potere, ricchezza ed eleganza – chiosa la redazione –, mentre i suoi usi sono stati multiformi”. “Una volta che abbiamo il miglior materiale a disposizione – riprende Khalique, cliente delle concerie italiane –, c’è un incredibile numero di possibili tecniche da applicare, a seconda dell’uso che intendiamo farne”. Le soluzioni sono diverse: la pelle può essere tessuta, stesa in pannelli, perforata. “Mi piace sperimentare tecniche e finiture – conclude – per sviluppare le mie collezioni”. Perché la pelle è sempre varia e sempre viva.
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