Natuzzi, nel primo trimestre 2023 segno meno su tutti i fronti

Natuzzi, nel primo trimestre 2023 segno meno su tutti i fronti

Segno meno su tutti i fronti nella prima trimestrale 2023 del Gruppo Natuzzi. Non solo: a questo si aggiungono le incognite sul piano industriale che arrivano dalla cabina di regia attiva al MIMIT (Ministero del Made in Italy). La multinazionale del mobile imbottito con base a Santeramo in Colle in Puglia si trova quindi in un momento delicato e complesso.

Dal MIMIT

Dal MIMIT hanno comunicato nei giorni scorsi lo slittamento dell’attuazione del piano industriale con una serie di investimenti previsti entro il 2023. A marzo scorso il mancato versamento da parte di Invitalia, poi effettuato, dei 4 milioni del piano industriale 2022-2026 aveva attivato subito l’alert e la mobilitazione dei sindacati sotto il ministero. La cabina di regia al MIMIT si riunirà nuovamente a fine giugno, ma intanto i dati del primo trimestre 2023 sono preoccupanti. I ricavi consolidati nel periodo gennaio-marzo sono pari a 86,1 milioni di euro, in calo rispetto ai 118,5 milioni di euro del primo trimestre 2022 e ai 106,2 milioni di euro del primo trimestre 2019. Le vendite fatturate nel primo trimestre 2023 di imbottiti e altri prodotti di arredamento ammontano a 84 milioni di euro, rispetto a 113,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2022 e 101,1 milioni di euro del primo trimestre 2019. Sui profitti c’è un meno 24,6% che pesa in maniera netta.

 

 

La gestione dei costi

“A livello globale il nostro settore sta lasciando la fase espansiva, iniziata nel 2021. Questa ha creato crescita – ricorda Pasquale Natuzzi nel report sui risultati del primo trimestre 2023 –, ma ha anche portato a un eccesso di scorte senza precedenti ai diversi livelli della catena del valore della distribuzione. Il perdurare di questo scenario economico conferma l’importanza del lavoro che il nostro team sta svolgendo per garantire uno stretto controllo sui costi discrezionali unitamente ad una più efficace allocazione del capitale. Stiamo confermando quegli investimenti che sono fondamentali per l’esecuzione del nostro piano a medio termine, principalmente per supportare le nuove aperture di negozi e la modernizzazione dei nostri stabilimenti”.

Su tutti i fronti

L’inflazione e il perdurare del conflitto russo-ucraino non aiutano il mercato del mobile imbottito. E fanno male a Natuzzi. Che rallenta fortemente, come ricordato dal CEO Antonio Achille, negli Stati Uniti e Cina. In Nord America Natuzzi sta riorganizzando la struttura commerciale con un nuovo manager, Scott Kruger. In Cina invece l’obiettivo è di supportare i partner locali in franchising per migliorare le performance di vendita. (aa)

Foto da Facebook

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