Le vendite nette consolidate di Natuzzi nel terzo trimestre del 2020 sono state di 84,4 milioni di euro, cioè il 4,2% in meno rispetto agli 88,1 milioni del terzo trimestre 2019. “Le incertezze sono ancora un fattore predominante per il nostro settore – ricorda Pasquale Natuzzi, nella nota a margine di presentazione della trimestrale –. Per questo motivo, l’esecuzione dei nostri piani strategici sarà strettamente guidata da un approccio conservativo e rigoroso della gestione della liquidità”.
Natuzzi nel terzo trimestre
Le fabbriche brasiliane del colosso hanno ripreso a lavorare: nelle prime due settimane di luglio avevano dovuto fermarsi. Ma il ritorno delle restrizioni da coronavirus in Europa fa paura e costringe alla chiusura dei negozi. In Italia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Romania, Cina, Brasile e USA c’è stato ricorso alla CIG e nel nostro paese sarà utilizzata anche per i primi mesi del 2021. “Nonostante il buon andamento degli ordini scritti, siamo cauti sulle prospettive del contesto imprenditoriale nel breve periodo – rileva la nota trimestrale –, soprattutto in considerazione delle misure restrittive già adottate in molti Paesi”.
La ripresa della domanda
Tra la fine del secondo e l’inizio del terzo trimestre con la riapertura degli store c’è stata la ripresa della domanda. “Il flusso degli ordini da giugno ad oggi rimane robusto (+21,5%) e ancora al di sopra delle nostre aspettative – spiega la nota trimestrale –. Tale flusso di ordini ha superato la nostra capacità produttiva. E si è sommato alle difficoltà di alcuni fornitori nel soddisfare la nostra crescente domanda. Questo ha determinato l’attuale aumento del 70% del portafoglio prodotti, rispetto all’inizio dell’anno”. Per produrre e consegnare un divano servono in media tre mesi: è per questo che solo una parte dei ricavi per gli incrementi d’ordine è ascrivibile al terzo trimestre. Un incoraggiante dato positivo è l’aumento del 4% dei ricavi dei prodotti a marchio Natuzzi.
La valutazione sui nove mesi
Le vendite nette consolidate dei primi nove mesi valgono 228,4 milioni di euro (-20,2%). Considerando il solo core business di Natuzzi, le vendite nette sono state di 218,1 milioni di euro (-20,1%), per effetto del calo del 13,4% della divisione Natuzzi e del 44,9% delle vendite per il business Private Label. Il margine lordo per i primi nove mesi del 2020 è stato del 31,4%, rispetto al 29,0% dello stesso periodo del 2019. Da gennaio a settembre il gruppo ha registrato una perdita operativa di 13 milioni di euro: era di 19,5 milioni di un anno fa.
Le prospettive
Pasquale Natuzzi confida nella ripresa dei flussi di ordini dal mercato americano per chiudere nel miglior modo possibile il 2020. Confida anche nel ripristino ordinato delle forniture, che in questi mesi il CVR ha messo a dura prova. Tra gli altri obiettivi di medio termine è necessario, secondo Natuzzi, aumentare il livello di produzione nello stabilimento in Vietnam, che fa il paio con un nuovo accordo per uno stabilimento nell’Europa orientale per servire il mercato EMEAI. (aa)
Immagini tratte da natuzzi.it
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