TIP entra in Italian Design Brands. E ora, forte del sodalizio con Tamburi Investment Partners, il gruppo dell’arredo si quota in Borsa. L’IPO è prevista il 18 maggio. Italian Design Brands (IDB) ha chiuso il 2022 con ricavi proforma a 266,5 milioni euro, +85% rispetto al 2021. Questo grazie anche alle acquisizioni di Gamma Arredamenti International e Cubo Design, oltre alla crescita organica. L’export genera i tre quarti dei ricavi.
TIP entra in Italian Design Brands
Italian Design Brands ridisegna la governance in due mosse. La prima è la quotazione in Borsa, che dovrebbe avvenire il 18 maggio, previo assenso di Consob. Il prezzo iniziale dell’Ipo è 10,88 euro, per una capitalizzazione post aumento di capitale di 293 milioni. La seconda mossa è l’arrivo di TIP, guidata dal banchiere Giovanni Tamburi, che si prende il 51% di Investindesign, la società che possiede il 67% di IDB. Il 30% è nelle mani di Michele Gervasoni. Per l’acquisto, TIP ha sborsato 72 milioni di euro. L’esecuzione dell’accordo avverrà solo se IDB si quoterà in Borsa entro il 30 giugno 2023. Infine, l’accordo prevede che TIP possa comprare un ulteriore 20% del capitale sociale di IDB, anche attraverso altre piattaforme del gruppo come Asset Italia. “L’operazione è in linea con quanto fatto già con Moncler, Intepump, OVS e Amplifon, con l’idea di costruire un campione nell’arredo stimolando il mercato a unire le forze” afferma Giovanni Tamburi al Corriere della Sera.
Il polo dell’arredo
IDB riunisce 10 aziende e 13 marchi, tra cui Gervasoni, Meridiani, Davide Groppi, Flexalighting, AXOLight, Very Wood, Saba, Gamma Arredamenti, Dandy Home, Miton e Binova. E controlla anche Cenacchi International e Modar, che operano nel luxury contract. L’iniziativa imprenditoriale è nata nel 2015 per mano di Private Equity Partners, Paolo Colonna, Giovanni e Michele Gervasoni. È uno dei primi poli italiani dell’arredo. Oggi conta 650 persone ed è guidato dal CEO Andrea Sasso. (mv)
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