UK, un 81enne assicura il futuro dei tappeti in pelle di pecora

UK, un 81enne assicura il futuro dei tappeti in pelle di pecora

A Chapman, nel cuore dello Yorkshire, Richard Sexton, un artigiano di 81 anni, porta avanti una tradizione che pochi altri in Gran Bretagna ancora praticano: la rifinitura a mano dei tappeti di pelle di pecora. Con l’aiuto della moglie e del figlio gestisce Glencroft, un’impresa che vende anche accessori, ma non solo. Sexton è il simbolo di un mestiere che affonda le radici nel passato, ma che ora fronteggia una serie di sfide. Concorrenza cinese compresa.

Tradizioni artigianali sostenibili

I tappeti sono il prodotto più venduto (tra 4.000 e 5.000 all’anno). Per produrne uno, Sexton acquista le pelli di pecora da una conceria e sistema i bordi con un coltello affilato. Al Daily Mail ha raccontato la difficoltà di traghettare un mestiere del genere nella contemporaneità. I suoi tappeti sembrano quasi opere d’arte, e le caratteristiche variano a seconda della razza e del clima in cui l’animale vive. Vale la pena sottolineare la sostenibilità del suo lavoro. Tutte le pelli sono provenienti esclusivamente dal Regno Unito.

 

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Una realtà destinata a scomparire

Nonostante nel Regno Unito ci siano circa 31,8 milioni di pecore (suddivise tra 106 razze), la tradizione della lavorazione della pelle di pecora è sempre più rara. Le concerie, un tempo molto diffuse, sono ormai solo un ricordo. Nel 1987, ne esistevano tra le 20 e le 30, ma oggi ce n’è solo una nel Devon. Il costo elevato della lavorazione domestica spinge infatti le aziende a inviare le pelli all’estero, dove la manodopera è più economica. Alcune vengono spedite in Polonia per la lavorazione, mentre altre arrivano dalla Cina, dove vengono prodotte in serie a costi ridotti.

Il futuro è in pericolo

Con una concorrenza del genere è quindi difficile competere e l’azienda si sta concentrando sul vendere di meno senza rinunciare alla qualità. I tappeti partono da un prezzo di £ 70, mantenendo comunque uno standard qualitativo alto, e puntano su una distribuzione che si è allargata anche al mercato estero. “Ci stiamo focalizzando su un mercato di nicchia, piuttosto che cercare di competere con i prezzi delle produzioni industriali”, ha sottolineato il figlio di Richard. Per Sexton, rimane comunque una questione di adattamento: “Le pecore intelligenti si adattano al loro ambiente, e così dobbiamo fare anche noi”. (dc)

Immagini dal profilo Instagram di Glencroft

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