Le vendite online delle imprese italiane di moda migliorano, segnando il +13% in valore. Ma solo nelle settimane dal 28 marzo in poi. Insomma, l’e-commerce cresce, ma può fare di più. Lo rileva la piattaforma Emarsys, che disegna, però, uno scenario per il web che nel complesso resta negativo. Servono investimenti per avere una crescita continuativa e sistemica. Quelli compiuti, ad esempio, da Zalando: l’e-tailer tedesco nel primo trimestre riesce ad aumentare le vendite, malgrado il Coronavirus, ma non ad evitare la perdita.
L’e-commerce cresce, ma può fare di più
Emarsys, piattaforma per l’engagement omnicanale, elabora i numeri raccolti dal suo database ccinsight.org. A febbraio e marzo, gli ordini di moda tra i marchi italiani sono scesi del 40%, mentre i ricavi di moda e accessori sono diminuiti del 26%. Ma dal 28 marzo in poi, come riporta Fashion Network, ccinsight ha visto “una lenta ma costante ripresa nel settore della moda italiano“. Nelle settimane successive al 28 marzo, infatti, i dati hanno mostrato una crescita degli ordini del 18% a livello di quantità e un aumento del valore del 13%. A livello globale borse, sneaker, guanti e abbigliamento sportivo sono tra le categorie più performanti, “categorie dove il made in Italy eccelle” affermano da ccinsight. Nonostante il recupero, il settore della moda italiana è ancora “significativamente in calo” rispetto ai livelli pre-coronavirus e si trova in una situazione peggiore rispetto a USA, Regno Unito e Francia.
I consigli dell’Osservatorio
Secondo Riccardo Mangiaracina, direttore dell’Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, le vendite online avranno un ruolo importante per la ripresa dell’export di moda italiano. Ora, ma anche al termine dell’emergenza sanitaria. “Si dovranno aumentare gli investimenti in tecnologie digitali”, ammonisce dalle colonne del Sole 24 Ore. Mangiaracina auspica iniziative di sistema per favorire l’export delle imprese, come quelle che coinvolgono da un lato i finanziamenti proposti da Sace-Simest e dall’altro sinergie come l’alleanza tra Italiaonline e Alibaba.
I numeri di Zalando
La svalutazione delle scorte di 40 milioni di euro e le minori aspettative di vendita per la stagione attuale pesano sui conti di Zalando. In base ai dati preliminari del primo trimestre, la piattaforma ha visto una crescita del suo Gross Merchandise Volume (GMV) compresa tra il 13,1% e il 14,3%, per un valore compreso tra 1,98 e 2 miliardi di euro. Una crescita frenata, però, dal mese di marzo. Dal 9 al 30 marzo infatti l’e-tailer ha registrato una diminuzione dell’8% del suo GMV rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nelle due settimane successive al 30 marzo, il GMV dell’azienda ha ripreso a crescere. Zalando ha chiuso il primo trimestre con 32 milioni di clienti attivi (+ 17% anno su anno) ma prevede un EBIT rettificato negativo tra 90-110 milioni di euro. (mv)
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