Effetto Brexit a favore dell’Italia. “Dall’autunno il centro logistico mondiale di Mr Porter sarà in Italia, alle porte di Milano” annuncia Federico Marchetti, presidente e CEO di YNAP. “L’avevamo deciso prima, al momento della fusione tra Yoox e Net-à-Porter, quasi quattro anni fa – spiega a MFF –. Ma è decisamente perfetta in caso di Brexit. Uno dei tanti casi di timing azzeccato della mia vita”. Un investimento destinato a portare occupazione in Italia (YNAP ha 5.200 dipendenti, divisi tra Italia, Regno Unito e resto del mondo), così come cresceranno i marchi italiani all’interno di Mr Porter, attualmente una cinquantina.
Mercato ed evoluzioni
Sulla decisione di Kering di riappropriarsi, dal prossimo anno, della gestione dei flagship online, in precedenza affidata a YNAP, il ceo commenta: “Rappresentano soltanto il 10% dell’ultimo fatturato diffuso. Inoltre, Kering, come LVMH, ha già confermato di voler restare sulle nostre piattaforme multibrand”.
Tempismo
Il suo gruppo, spiega Marchetti, è riuscito ad anticipare il mercato perché “mi sono sempre comportato come un cliente oltre che come un CEO”. Guardando al futuro, l’imprendiotre ritiene che la nuova Coco Chanel sia già nata, e sarà una programmatrice informatica. Marchetti ha registrato il termine di “entertailer”, fusione di entertainement e retail, che sarà il prossimo passo dell’e-commerce. Ai giovani startupper italiani consiglia “di partire dall’Italia, ma di non pensare solo all’Italia, perché è un mercato di sbocco troppo piccolo”.
Pedine in movimento
Nel mondo del lusso la competizione digitale è sempre più serrata e tutti i player affinano continuamente le loro armi con frequenti decisioni strategiche. La più recente riguarda Ferragamo, che ha arruolato l’ex Kering Stefano Lenzi per affidargli la poltrona di chief digital officer. Dal 2012 oltre ad essere stato eBusiness director di Kering, è CEO di E_Lite (Ecommerce Luxury Division), la joint venture siglata con Yoox-Net-A-Porter. (mv)