Le impressioni dal primo giorno di ACLE (All China Leather Exhibition), sono ambivalenti. Da un lato c’è la sensazione di una fiera, iniziata oggi e in programma presso lo Shangai New International Expo Centre fino al 31 agosto, che sta diventando gradualmente sempre più cinese, mentre l’equilibrio si sposta sempre più verso i materiali alternativi. Degli oltre mille espositori raccolti in 92.000 metri quadri di superficie espositiva, una quota del 20% è rappresentata da conciatori, mentre il 25% da produttori di tessuti sintetici. Da corridoio di ACLE, però, arrivano anche sensazioni positive sul dinamismo del pubblico: rispetto al primo giorno dell’edizione 2017, si sono visti più visitatori. Ora si tratta di verificare quanto l’interesse dimostrato si trasformerà in acquisti. Proprio a Shangai, intanto, JBS Couros, la divisione conciaria del colosso brasiliano della carne, presenta JBS360°, la piattaforma per la tracciabilità della pelle: il sistema permette al compratore di conoscere la storia del materiale finito, così da garantire la completa trasparenza sul processo produttivo. A proposito di tracciabilità, Cargill comunica che da quando ha aderito (fine 2017) in Canada al progetto Canadian Beef Sustainability Acceleration, è riuscita a raddoppiare la quota di carne prodotta in allevamenti tracciati.
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