Il Governo apre alle fiere in presenza nel breve termine. Lo ha detto il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa dell’8 aprile. “In Italia ci son tanti eventi fieristici importanti tra maggio e novembre prossimi – sono le sue parole –: bisogna andare molto svelti, sennò perdiamo la stagione estiva”. Le dichiarazioni di Palazzo Chigi permettono ad AEFI, l’associazione che riunisce gli enti fieristici italiani, di vedere almeno una delle sue richieste andare in porto. Mentre rumors dalla Toscana sostengono che, alla luce dell’abboccamento, Pitti Immagine stia valutando di spostare la prossima edizione di Pitti Uomo a luglio.
Apre alle fiere in presenza
“Ho chiesto al ministro Garavaglia (titolare del dicastero del Turismo, ndr) un piano per le riaperture delle fiere e degli eventi – spiega Draghi (nella foto) –. In Italia ci son tanti eventi fieristici importanti tra maggio e novembre prossimi e bisogna andare molto svelti sennò perdiamo la stagione estiva. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane, penso che sia il miglior modo per rassicurare il Paese”. Maurizio Danese, presidente di AEFI, vede nelle parole del premier un segnale di speranza: “Noi, dal canto nostro, siamo pronti a ripartire in piena sicurezza, con tutti gli standard previsti”. Certo, non basta l’apertura per poter dire risolti i problemi delle fiere italiane. Innanzitutto perché al momento non è ancora noto “neanche quando potremo riaprire, sappiamo che siamo in fila nel piano di riaperture a cui sta pensando il governo”, dice Danese a Fashion Network. Poi AEFI chiede al Governo “di continuare a insistere con l’Europa per la deroga sul regime de minimis agli aiuti di Stato per le fiere italiane. La Germania l’ha già ottenuto e ha potuto coprire al 100% le perdite delle proprie fiere. Noi dobbiamo riuscire a ottenere la medesima cosa”.
I rumor da Firenze
Rimbalzano rumors da Firenze, dicevamo. “Secondo Palazzo Vecchio, ci sarebbero spiragli importanti per l’edizione estiva 2021 di Pitti Immagine Uomo – sostiene il Corriere della Sera –. L’obiettivo di Nardella (il sindaco del capoluogo toscano, ndr), col suo pressing, non è solo quello di dare fiato a Pitti, ma anche di far sì che la kermesse internazionale della moda a Firenze possa essere la prima fiera in Italia in presenza”. Spostare Pitti Uomo da giugno a luglio, insomma, può far guadagnare alla manifestazione la presenza dei buyer.
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