Buona l’affluenza, ma i compratori sono interessati a prodotti di fascia bassa. È l’impressione raccolta tra gli espositori di Shoes from Italy che si è chiusa oggi a Tokyo con la presenza di 142 aziende italiane. “A Tokyo c’è stata una buona frequenza di visitatori. È una edizione che ha mantenuto i numeri degli anni scorsi, ma non il target perché non è una manifestazione ritenuta interessante per i grandi department store di fascia alta a cui la mia azienda e altre del made in Italy si rivolgono” è il commento di Pasquale Della Pia del brand campano Deimille. Sulla stessa linea il marchigiano Icone, alla sua seconda partecipazione: “L’affluenza è stata buona ma i visitatori hanno cercato soprattutto prodotti di fascia bassa. Ritengo che anche il mercato giapponese, così come un po’ tutti gli altri, sia sottotono” ci ha detto Simone Teodori. Il mercato nipponico però dimostra di apprezzare i materiali made in Italy, pellami compresi. Motobayashi Co. ha sviluppato un brand di borse da uomo in pelle denominato “Il Sabato” in collaborazione con Pelletteria Veneta, mentre Human Resources Management ha lanciato sul mercato della pelletteria il marchio Ashelen, borse da donna realizzate in Italia con pellami italiani. (mv)
Fiere 1 | Tokyo, buona affluenza per Shoes from Italy, ma vince la fascia bassa
