Il segnale di Lineapelle NY è d’avanguardia. O, meglio, di anticipazione. È quello che, seppur sussurrato, esce dalle stanze del Metropolitan Pavilion, dove ieri si è conclusa l’edizione di Lineapelle New York dedicata alla stagione invernale 25/26. Un segnale che colora anche le fotografie della galleria di immagini che potete sfogliare qui sotto. Non parliamo di speranza che a breve la congiuntura inverta la sua inerzia recessiva. Ci riferiamo, semmai, a quello che le oltre 110 aziende espositrici provenienti da Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Turchia, India, Cina, Messico, Gran Bretagna, Brasile e Stati Uniti hanno riscontrato. Ovvero: mentre il mercato europeo rimane nelle sabbie mobili, quello americano mostra scintille di vitalità. Della serie: piuttosto che niente, facciamo andar bene il “piuttosto”.
Il segnale di Lineapelle NY
“Siamo contenti – dice Enrico Pantani di Sciarada -. Soprattutto l’andamento del primo giorno ha confermato una dinamica in crescendo nei confronti del mercato americano che abbiamo riscontrato già dall’edizione di gennaio. Il cliente americano – calzatura e pelletteria – si sta dimostrando, perlomeno nei confronti della nostra proposta, vivo, vitale e il suo interesse si sta traducendo anche in ordinativi. Sembra meno pessimista del cliente europeo ed è quasi strano, visto che, con le Presidenziali alle porte – dovrebbe nutrire maggiori incertezze”.
Really nice
Opinione condivisa anche dalla conceria Bolzano Brasil. “Edizione really nice – dice il sales director Augusto Panerai -. In linea con le nostre attese, ricevendo la visita di big brands e di designer. Certo, rispetto ad anni fa si fa meno business, ma nessuno si sorprende di questo: succede in ogni fiera. Ma il segnale dei clienti americani, in una situazione di crisi come quella attuale, è stato interessante”. Dove si è orientata la ricerca? “Articoli morbidi, lisci, naturali”. Scelte rassicuranti come da tradizione per gli USA. Scelte, sotto certi aspetti inevitabili, in un momento così.
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