Apre in queste ore l’edizione numero 36 di Lineapelle New York. Al Metropolitan Pavilion, 125 espositori testano, grazie alla preview di Lineapelle Milano, lo stato di salute di un mercato fondamentale (non solo per l’area pelle italiana). Ma non è solo un momento di condivisione commerciale, quello che si conclude domani. L’agenda di presentazioni, seminari e workshop è quanto mai ricca e stimolante. Si parte da un appuntamento consolidato e atteso: le presentazioni moda (due oggi, una domani). Sul tavolo i mood invernali 2019/2020 e la loro elaborazione fornita dal Comitato Moda Lineapelle, intitolata “Reflections between real and fake” e basata sulla consapevolezza che “emergere con un proprio stile significa individuare la propria complessità”. Si continua con una nuova proposta di workshop (tre “lezioni” oggi, una domani), dal titolo “Crafting Innovation”. Organizzata da Lineapelle in collaborazione con lo showroom T-Project, propone un’esplorazione attraverso gli “elementi di borse e scarpe, realizzati con materiali innovativi e lavorazioni speciali, e le tecniche di applicazione che migliorano i dettagli unici degli articoli realizzati”. Un laboratorio dimostrativo e informativo, tenuto da Orietta Pellizzari (fashion consultant) e Raphael Lombardo (tecnico e modellista), è un’esperienza che, come spiega il ceo di Schmid (espositore che partecipa al workshop presentando alcuni tessuti innovativi), punta a “portare l’eccellenza dei materiali e delle tecniche artigiane che hanno reso famoso il made in Italy anche oltre i confini nazionali; come Schmid siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto”. Domani focus su due seminari: quello tecnico, “Know Your Leather”, curato da Lineapelle Training, e quello curato dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale dal titolo “The Tuscan Way. Pelle al vegetale: cosa significa e che storia racconta?”.
I mille stimoli di Lineapelle New York, che apre oggi: il prossimo stile invernale e il prodotto tra tecnica, innovazione e artigianalità
