Un primo giorno col botto, che accende la Big Apple e mette in tasca agli espositori presenti a Manhattan un paio di sostanziali consapevolezze. La prima: essere presenti a Lineapelle New York mantiene un’importanza sostanziale. La seconda: nonostante quel che si dice e si teme, il mercato USA (e non solo) dimostra una particolare vivacità. Mentre lo spin off americano di Lineapelle entra nel vivo della seconda e ultima giornata, vediamo dunque, cos’è successo ieri, nel suo primo giorno di esposizione.
Il primo giorno di Lineapelle New York
“È stata una giornata interessante, con un flusso costante e continuo di affluenza sin dall’apertura – commenta Diodato De Maio, titolare della conceria DMD Solofra -. Siamo quasi tornati ai livelli pre-Covid. Abbiamo incontrato i nostri clienti e anche avuto contatti nuovi. Non solo con statunitensi, anche con brasiliani e canadesi. A differenza di quello europeo, e in controtendenza con quello che accadeva fino a pochi mesi fa”. L’opinione di De Maio è condivisa. I 118 espositori della 44esima edizione di Lineapelle New York hanno chiuso il primo giorno soddisfatti, soprattutto per il lavoro fatto in mattinata e nelle prime ore pomeridiane.
Un cambio di passo molto gradito
“Il mercato statunitense si dimostra molto vivace – continua De Maio -. È un cambio di passo molto gradito, nonché auspicato. Il format di Lineapelle New York consente di avere dialoghi approfonditi con i visitatori e ci ha colpito l’interesse non solo per i materiali italiani, ma anche per i façonisti”. In che senso? “Ci hanno chiesto informazioni per portare in Italia la produzione di calzature e pelletteria”.
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