Apre oggi a Manhattan Lineapelle New York. L’evento torna nella Grande Mela per testare lo stato di un mercato supersignificativo per la filiera della pelle e della moda. Un mercato che, alla luce della rielezione di Donald Trump, si sta riformattando. Una fiera che cercherà di definire alcune coordinate e di portare a casa alcune necessarie ispirazioni americane.
Ispirazioni americane
Non è un caso, del resto, che in sede promozionale quelli di Lineapelle New York (oggi, 29 gennaio, e domani, giovedì 30) siano definiti gli Inspiring Days. Due giorni nei quali, “negli spazi del Metropolitan Pavilion, le aziende esporranno i loro campionari andando alla scoperta di un mercato determinante per il Made in Italy – scrive Lineapelle –. Un mercato alle prese con una transizione presidenziale a cui tutto il mondo guarda per capire come potrebbero cambiare una lunga serie di equilibri economici e geopolitici”.
Lineapelle New York
Oltre 100 gli espositori, in gran parte concerie (più di 80), poco meno della metà italiani. Lineapelle New York sarà anche – come di consueto – l’occasione per parlare di stile. sotto i riflettori prospettici c’è – come è stato a Lineapelle London (21 gennaio) e come sarà a Lineapelle Milano (25/26/27 febbraio) – la stagione estiva 2026. My Head In The Clouds è il titolo delle tendenze elaborate dal Comitato Moda LINEAPELLE. “Chi ha la testa fra le nuvole non è necessariamente solo distratto, ma è anche capace di immaginare, sognare in grande, avere idee creative”. È, in altre parole, un “modo per riconoscere le qualità positive di una mente aperta e libera, capace di andare oltre i limiti”. Le nuvole “sono il luogo della ReflAction, crasi tra le parole Reflection e Action: sono lo spazio creativo, il luogo privilegiato, sicuro, dal quale osservare il nostro futuro vertiginoso”.
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