Oggi e domani, 24 e 25 maggio, si tiene all’hotel Intercontinental “La moda italiana @ Kiev”. Sono oltre 30 le aziende presenti, coordinate da Assocalzaturifici (associazione aderente a Confindustria Moda) ed Emi-Ente Moda Italia. Originariamente in programma il 12 e 13 aprile, il salone è stato rimandato una prima volta al 6 e 7 maggio per poi trovare l’attuale collocazione. Le prime ore, a quanto ci riportano, non sono state brillanti dal punto di vista del business.
La moda italiana
“Per le imprese del nostro comparto – afferma il presidente di Assocalzaturifici, Siro Badon – le manifestazioni dal vivo sono fondamentali per creare occasioni di business. Non solo: anche per vedere e toccare con mano le nuove produzioni e, soprattutto, consolidare i rapporti con i buyer locali. È venuto il momento di dimostrare ancora una volta la grande resilienza delle nostre imprese. Come? Supportandole nell’internazionalizzazione e nei processi di trasformazione digitale per far affermare il made in Italy all’estero”.
Quanto vale l’Ucraina
Nel bilancio preconsuntivo del 2020 (gennaio-novembre) di Assocalzaturifici, l’Ucraina era alla posizione 27 nella graduatoria dei mercati esteri. Il volume d’affari con Kiev è di 31 milioni di euro, con 457.000 paia esportate. La performance vale più del -20% su base annua sia in valore che in quantità. “È una sensazione positiva poter partire e tornare alle fiere in presenza – commenta Marino Fabiani, co-coordinatore del Laboratorio Russia e CSI di Assocalzaturifici –. Detto questo, le prime ore di oggi non hanno visto un afflusso notevole. Statisticamente la giornata di lunedì non è quella ottimale per gli affari. Speriamo nelle prossime ore e in domani per vedere un incremento”. (mv)
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