L’avvio di Micam Milano è all’insegna della selezione. La prima giornata del salone internazionale della calzatura si è aperto ieri A Fieramilano Rho. La mattinata di oggi, secondo giorno, conferma le sensazioni dell’avvio. In altre parole, riflette una congiuntura internazionale molto complicata a cui si sono aggiunti altri due imprevisti fortemente negativi. Il primo: una stagione invernale insolitamente mite e che non ha facilitato le vendite. Il secondo: l’epidemia di Coronavirus in Cina, che HA reso molto complessi gli spostamenti.
Resistenza e qualità
La sensazione è che i visitatori, proseguendo la tendenza in atto da alcune stagioni, abbiano preferito prodotti più contemporanei e di prezzo più contenuto. Di conseguenza (per ora) hanno ridotto le visite ai padiglioni 1 e 3, dove espone la calzatura di qualità. Ulteriore, primo riscontro: in fiera sembra più alta la qualità dell’affluenza. In altre parole, la percentuale degli operatori professionali sembra più alta del solito.
Opinioni
“Lo stand è affollato per cui non so se nei padiglioni c’è tanta gente. Per noi Micam sta andando bene” ci dice Paulo Martins di Ambitious che produce le scarpe all’interno della sua azienda portoghese con materiali (pelle compresa) italiani. “Siamo un’azienda con un’identità precisa, che vuole farsi conoscere al consumatore finale. L’interesse che stiamo ricevendo lo stiamo riscontrando anche in fiera”. (mv)
Immagine tratta dall’account Facebook di Micam Milano
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