Le premesse di Lineapelle sono positive. Perché le concerie si raccolgono a Fieramilano Rho (20-22 settembre) quando la domanda è vivace, nonché forti di una ricca agenda di appuntamenti. Il problema è quello che c’è intorno ai giorni di fiera. Il problema sono le incognite che rendono il mercato incerto. “Abbiamo buone aspettative sui risultati della fiera, ci aspettiamo programmazione e lavoro – dice Bernie Famiglietti della conceria Nuova Icos –. Tutto sta a capire l’andamento dei prezzi. Da maggio ad oggi i costi di materia prima, energia e ausiliari chimici hanno segnato il +12% medio. I rincari di gas e luce non sono finiti. Non è semplice valutarne ora l’impatto sulle attività”.
Un mercato incerto
Di positivo c’è che Lineapelle, il salone della pelle e dei materiali per il fashion, può svolgere la sua 100esima edizione in una modalità ormai “quasi” da pre-Covid. “Mi aspetto tanti visitatori – chiosa Francesco Testai del Gruppo Vecchia Toscana –. È la prima fiera normale in quanto a modalità di accesso. Sono cadute molte limitazioni, ci aspettiamo più presenze di stranieri”. E il mercato? “Il settore è sotto grossa pressione in questo momento – risponde –. Speriamo che questo non freni la ripresa che stiamo registrando”. Filippo Francioni (SanLorenzo) conferma le impressioni: “C’è un buon riscontro di clienti, ma anche molta tensione sul tema dei costi dell’energia, che cerchiamo di attutire limitando i consumi e investendo sulle rinnovabili”. “La ripresa dei lavori post-ferie è stata incoraggiante – conclude Dino De Maio (DMD Solofra) –, ma capiremo solo tra qualche settimana gli effetti dei rincari energetici sulla filiera”.
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