La visita effettuata stamane a Lineapelle da Simona Bonafè, europarlamentare del Partito Democratico con un passato decennale da assessore in un Comune strategico per l’area pelle come quello di Scandicci (Firenze), è stata l’occasione per discutere con i conciatori sul ruolo dell’Europa e su alcune scelte sbagliate da parte di Bruxelles, a cominciare dalle agevolazioni concesse (tramite le preferenze generalizzate) a Paesi che per contro impongono limiti e divieti all’export di grezzo e semilavorato. “Bisogna – ha detto Bonafè – lavorare per la reciprocità. Non è pensabile che il mercato europeo sia aperto senza imporre le stesse condizioni a Paesi esportatori, che peraltro in molti casi non rispettano l’ambiente né la dignità dei lavoratori. La conceria italiana invece dimostra che si può creare sviluppo secondo criteri ambientali e sociali”. Su Lineapelle ha espresso così il proprio apprezzamento: “Una fiera molto bella, che ci rende orgogliosi della nostra leadership mondiale nell’ambito delle pelli e della moda. Qui c’è tutto il mondo”. Infine, Bonafè rilancia la sfida per l’obbligatorietà del marchio di origine: “Vinceremo la battaglia sul made in, necessaria per valorizzare le nostre produzioni di eccellenza. Porteremo a casa il risultato entro la fine del mandato di presidenza italiana del Consiglio europeo. (ag)
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