L’edizione numero 95 di Lineapelle apre a Fieramilano Rho (25-27 settembre) quando le fiere del prodotto finito, Micam e Mipel, hanno chiuso da circa una settimana, quando i saloni della moda come TheOneMilano, White e Super, hanno salutato il proprio pubblico da 24 ore e quando, invece, il carosello delle fashion week è ancora in corso. “Premiere Vision ci è sembrata un po’ lenta. La sensazione è che a Lineapelle incontreremo molta più gente – commenta Alfonso Giannattasio della conceria solofrana Effegi –. Che cosa ci aspettiamo da questa tre giorni? Segnali confortanti. Il mercato attraversa un momento strano, al punto che il 2018 ci sta addirittura sorprendendo in positivo: temevamo insidie”. Anche dalla toscana conceria Arnella testimoniano un punto di vista molto simile: “L’aspettativa per Lineapelle è che la nostra offerta, stilistica e di prodotto, sia ben recepita – affermano –. La nostra proposta di mezzi vitelli è rivolta a pelletteria e calzatura”. I report congiunturali elaborati da Confindustria Moda dicono che mentre il primo comparto vola, il secondo ancora a metà del guado: “Confermiamo – dicono da Arnella –. Perché le due destinazioni vivano trend così diversi, però, è difficile da comprendere anche per noi”. Per conoscere le risposte, bisogna aspettare: “Lineapelle95 è un momento di incontro tra brand e fornitori – racconta un agente che preferisce rimanere anonimo –, il test definitivo per comprendere il futuro della moda in pelle”. A proposito di affastellamento degli appuntamenti fieristici e fashion, l’agente sa che c’è un’altra scadenza che determinerà l’attitudine dei produttori: “Finite le sfilate, iniziano le vendite invernali”.
Photo by Giulia De Riso, Benedetta Nesti/Polimoda
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