“È andata bene, abbiamo incontrato i nostri clienti e ricevuto visite da persone nuove. Soprattutto asiatici da Giappone, Cina e Corea del Sud”. Così David Bilanceri della conceria Ausonia racconta il secondo giorno di Lineapelle, in programma fino alle 17 di oggi a Fieramilano Rho. Sulla stessa lunghezza d’onda Teresa Sari della conceria Martucci, che espande il profilo dei visitatori inaspettati ai “nord europei, norvegesi e svedesi, impegnati nell’abbigliamento e nella scarpa di fascia medio-alta”. In un periodo di generale stasi dell’industria della moda e di rallentamento dei principali eventi fieristici del prodotto fashion, Lineapelle inverte la rotta e spicca il balzo verso l’alto: in un’edizione che ha già segnato il record di espositori, crescono i visitatori e ancor di più aumenta l’incoming degli stranieri, a rinnovare in chiave internazionale l’identità della kermesse. “Siamo alla seconda partecipazione – raccontano da Solter, produttore lombardo di coagulato ricettivo per la stampa – per la fine dell’anno contiamo di crescere del 30% grazie all’export e la fiera ci sembra il miglior trampolino di lancio per affermarci sul mercato”. Oggi le aspettative sono per una giornata “fisiologicamente” più riflessiva: “Il terzo giorno – conclude Bilanceri – di solito si lavora a un ritmo più basso”. (rp)
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