Oggi secondo e ultimo giorno di Lineapelle New York. Il primo si è chiuso ribadendo uno dei tratti caratteristici di queste evento fieristico, che dal gennaio 2001 a oggi ha saputo diventare un appuntamento fisso (due volte l’anno) per il mercato nordamericano: la vitalità. I 123 espositori presenti al Metropolitan Pavilion, infatti, sottolineano il buon feedback avuto dai visitatori, attenti nella scelta, stimolanti nel confronto stilistico orientato allo sviluppo delle collezioni estive 2019. I buyer confermano: “Lineapelle New York ti mozza il fiato per la quantità e la qualità dell’offerta – dicono da Irish BSG Company -. Il fattore essenziale è che non ti senti come in una concessionaria dove vogliono venderti a tutti i costi l’auto. L’obiettivo degli espositori è informarti”. Un approccio che permette agli espositori di enfatizzare qualità e flessibilità produttiva: “Stiamo instaurando ottimi rapporti – spiegano Ivan e Diane Lefebvre, del brand Faber – e notiamo la disponibilità di tanti espositori su ordini di volume ridotto”. Chiude Wright Gore, artigiano calzaturiero di New York: “Non ero mai stato a Lineapelle NY e ho scelto di venire perché è una fiera italiana e l’Italia è la capitale della scarpa e delle pelli. E ho capito che dovrò venire entrambi i giorni per riuscire a visitare tutti gli stand. Nel mio caso, il prezzo non è rilevante”.
TRENDING