“È un’edizione che legittima un certo ottimismo. Il 2017 inizia con il piede giusto. La calzatura, che viene da un periodo di sofferenza, sembra in ripresa, così come i brand del lusso in generale. Mi auguro di sbagliarmi, ma non mi aspetto a breve il ritorno ai livelli pre-crisi. A Lineapelle, però, abbiamo visto di sicuro più interesse e più vivacità”. Così Alessandro Iliprandi, Conceria Bonaudo, commenta l’esito di Lineapelle92, chiusa ieri a Fieramilano Rho. Opinione che trova conferma in quanto comunica la stessa fiera, ribadendo come quest’ultima edizione abbia rafforzato la sua “solidità e leadership”, centrando l’obiettivo di offrire “al mercato globale dell’area pelle l’occasione di confrontarsi sull’evoluzione di una congiuntura settoriale complessa, trovando spunti stimolanti e concreti sui quali costruire e sviluppare il proprio futuro”. Oltre 21.800 visitatori diretti (+3% rispetto all’edizione di settembre 2016, +1% rispetto a quella di febbraio 2016; 55% italiani, 45% provenienti da 79 nazioni), “ai quali – comunica Lineapelle – va aggiunta l’affluenza cresciuta in doppia cifra di Simac Tanning Tech”. Significativo “l’aumento delle presenza da Germania, Cina e Russia”. Il mercato, quindi, esce da Lineapelle92 “con una percezione di grande positività, che nasce dal modo in cui gli espositori hanno gestito le trattative insieme a una clientela sempre più selezionata e, soprattutto, focalizzata con attenzione sul prodotto: poca curiosità, tanta concretezza, moltissima qualità”. Sensazioni positive confermate anche da Luigi De Vita, direttore commerciale della conceria solofrana Deviconcia: “I nostri contatti ci sono sembrati molto determinati: oltre ai ritagli, ci hanno già chiesto campionature e sviluppo. Direi che il periodo di flessione è passato”. Ancora più entusiasta è Mirko Cara di Kara Group: “È stata una fiera grandiosa. Non so se siamo stati bravi o fortunati, ma della nostra collezione è piaciuto tutto”.
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