Qualche volto nuovo, immancabili quelli noti. A tracciare il quadro sono stati ieri gli espositori presenti nei padiglioni 9, 22 e 24 dedicati ai prodotti tessili, componenti e accessori. “Il primo e il secondo giorno sono stati ottimi, il terzo positivo” spiegano dallo stand Frontoni, azienda di Montappone (Fermo). “La nostra è una clientela internazionale e gli affezionati si sono fatti vedere – riprendono i titolari -. Tuttavia nella nostra regione le difficoltà del calzaturiero continuano a farsi sentire”. Soddisfatto si è detto anche Alessandro Forzieri, general manager della Pointex di Capalle (Firenze), che da quattro anni ha acquisito la LTA di Cantagallo (Potenza), specializzata nella produzione di schiume naturali in lattice e memory per calzature: “Siamo molto contenti di come abbiamo lavorato – commenta l’imprenditore -. Abbiamo presentato la nostra nuova schiuma gel L-Memory, evoluzione dei nostri prodotti L-Gel, ed ha riscosso grande consenso”. Più titubante si dice invece Annalisa Manfrini della Nuova Mimec, azienda di Campagnola di Zevio (Verona) attiva nella produzione di minuterie metalliche per calzature, pelletteria e abbigliamento. “Il primo giorno è andato sicuramente meglio del solito, con un flusso maggiore di visitatori – ammette -. Credo che durante la fiera sia difficile instaurare nuovi contatti e rappresenti più che altro un punto di riferimento dove incontrare la clientela consolidata senza viaggiare per il mondo”. Presenti soprattutto, riporta in base alla sua esperienza, visitatori “tedeschi e russi, non abbiamo ricevuto quelli asiatici”. (foto di Maria Camilla Ferracini / Polimoda)
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