Partirà domani presso lo spazio Belle Salle Shibuya Garden di Tokyo l’edizione numero 63 di Shoes from Italy, che si svolgerà in contemporanea con l’edizione numero 53 di Moda Italia dove saranno presenti anche brand di abbigliamento e pelletteria. Obiettivo: proporre al visitatore nipponico un’offerta di total look made in Italy con prodotti di fascia alta e medio-alta. Stagione di riferimento: primavera/estate 2019. L’edizione dello scorso febbraio ha registrato 147 aziende partecipanti (36 per le calzature e 111 tra abbigliamento e pelletteria) ed è stata visitata da 1.387 operatori. Secondo i dati forniti da agenzia ITA-ICE che insieme ad Assocalzaturifici, organizza la manifestazione, per Tokyo l’Italia è il primo fornitore di scarpe in pelle, con una quota del 28,5% (dato 2017) che sale al 42% se si guardano le calzature in pelle da donna e scende al 24,6% per l’uomo. Nel primo trimestre però l’export di scarpe italiane ha registrato una battuta d’arresto con una flessione del 12,4% in valore e del 5% in quantità. La crisi delle vendite ha colpito anche il Paese del Sol Levante. L’ultimo caso riguarda Maruei Department Store Co., un grande magazzino con sede a Nagoya, nella Prefettura di Aichi, che ha chiuso i battenti il 30 giugno, ponendo fine a una storia lunga 403 anni, iniziata con un negozio di kimono nel 1615. Già oggi (e per tutta la settimana), Assopellettieri organizza a Tokyo, presso l’Istituto Italiano di Cultura, la mostra-evento B2B Mipel Tailor Made, “manifestazione capace di creare soluzioni su misura: intercettare e rispondere alle richieste del mercato da un lato, proporre prodotti personalizzati dall’altro”. (mv)
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