Soprattutto russi in cerca di lusso. Grandissima, quasi spasmodica attenzione al prezzo. Conferme trasversali, nel senso del posizionamento di prodotto, del ruolo di leadership internazionale della fiera. Micam, terzo giorno: “Siamo molto soddisfatti della nostra prima partecipazione in assoluto al Micam, manifestazione che ci dà visibilità per il mercato italiano e internazionale” ci ha detto Gabriella D’Arcano di Frau. I giapponesi di Yuko Imanishi vengono al Micam per incontrare i clienti australiani, israeliani e statunitensi a conferma della centralità della fiera sul mercato calzaturiero internazionale. Per Mauro Gabrielli di Fornarina: “Questa è la migliore edizioni da tanti anni a questa parte” mentre Tatjana Schmidt del gruppo tedesco Ara ci ha detto: “Siamo contenti. Micam è rimasta l’unica fiera calzaturiera pura e questo attira molti visitatori”. In linea generale gli espositori stranieri sembrano più soddisfatti degli italiani, in particolare di quelli che sono legati alla tradizione della scarpa italiana bella e ben fatta ad un prezzo troppo alto per molti consumatori che preferiscono spendere per viaggi, telefonia, cibo, ecc. (mv)
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