“Pitti ha fatto una scelta sin dall’inizio della pandemia: restare vicino alle aziende, ai compratori, cercare l’interesse dell’intero sistema moda”. Sono le parole con cui Raffaello Napoleone, CEO di Pitti Immagine, conferma il regolare svolgimento della manifestazione, in programma dall’11 al 13 gennaio a Firenze. E lo fa annunciando misure di sicurezza e protocolli ancor più stringenti. Sono parole che arrivano poche ore dopo l’annuncio di Brunello Cucinelli che non partecipa. Intanto, gli espositori esprimono i loro dubbi. Per esempio: “Chi visterà Pitti rischiando di compromettere settimane di lavoro?”
Misure di sicurezza più stringenti
Brunello Cucinelli l’ha definita “una decisione sofferta, ma indispensabile. Presa con senso di responsabilità”. È quella di rinunciare ad esporre all’imminente Pitti Uomo a causa dell’aumento dei contagi. “Riteniamo che sia una decisione frutto di una sana presa di coscienza dell’attuale momento che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo”. Claudio Marenzi non è d’accordo con l’espressione “sana presa di coscienza”, mentre il CEO di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, spazza via ogni dubbio. “Pitti Uomo, Pitti Bimbo e i lavori in Fortezza da Basso vanno avanti con rigorose misure di sicurezza, con protocolli ancor più stringenti di quanto previsto dalle norme più recenti”. E, allo stesso tempo, sottolinea l’importanza della piattaforma virtuale Pitti Connect.
I dubbi degli espositori
Napoleone non nega “espositori in difficoltà”, in particolare chi ha collaboratori in quarantena. Antonio Putzolu di Barrett è molto preoccupato per la situazione e ancora non ha deciso le modalità con cui sarà presente. “Oltre alla salute, c’è da considerare il lato economico. Nessuno, né la mia azienda e né i buyer, vuole rischiare una quarantena che comprometterebbe l’inizio della campagna vendite”. Per Giampietro Melchiorri di Alexander Hotto, “abbiamo confermato la nostra presenza, le aspettative erano altre. Covid ha ribaltato tutto. Pitti ci ha comunque scandito la tempistica per l’allestimento della collezione che altrimenti sarebbe uscita a fine mese”. Per Massimo Cabbia di Manikomio DSGN, Pitti sarà un’incognita, ma si augura di replicare il buon risultato del luglio scorso. “Non dobbiamo piangerci addosso, ma fare rete: è l’unica opportunità che abbiamo”. Per Vincenzo Fortuna di Lidfort “Pitti è una fiera di immagine. È evidente che nessuno vuole rischiare di essere contagiato e restare in quarantena interrompendo la sua attività, che sia un negozio o altro. D’altra parte, è vero che non possiamo restare in casa: non funziona”. (mv)
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