Gli annunci di Antonio Tajani (Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), per ribadire il senso del progetto governativo delle Giornate della Moda Italiana nel Mondo. Gli interventi di Toni Belloni, presidente di LVMH Italia, e Alessandra Gritti, CEO di Tamburi Investment Partners, sul tema del valore della filiera italiana. Il record di espositori di Milano Unica (nella foto Imagoeconomica) che oggi, 4 febbraio 2025, ha aperto le porte della sua edizione numero 40 (si conclude il 6 febbraio). E lo ha fatto all’insegna di alcuni segnali di fiducia.
Segnali di fiducia da Milano Unica
Milano Unica 40 (salone dei tessuti e degli accessori d’alta gamma) presenta a Fiera Milano Rho le collezioni della Primavera/Estate 2026 basate sul concept creativo Land. Un mood stilistico che mette in primo piano “la consapevolezza che la ricerca di nuove opportunità materiali va dio pari passo con la riscoperta dell’armonia interiore”. Nel frattempo, il salone fa “il record assoluto di adesioni (723) nei suoi vent’anni di storia” come si legge in una nota. Adesioni altissime, dunque, che lanciano segnali di fiducia a un settore che – come tutti – è uscito dal 2024 con le ossa sufficientemente rotte. “Il consuntivo 2024, elaborato dall’Ufficio Studi di Confindustria Moda, infatti, vede un calo sia del fatturato realizzato sul mercato interno (-5,2%) che su quello realizzato sui mercati esteri (-8,5%), con qualche importante eccezione”.
Tajani, Belloni, Gritti
Collegato in remoto, Tajani ha annunciato che “stiamo lavorando a una riforma dentro al MAECI”. Obiettivo: “Realizzare una Direzione Generale dedicata esclusivamente alla crescita e all’export, in modo che ci sia una struttura adeguata ai tempi”. Inevitabile quanto ovvio il riferimento al tema bollente del momento: i dazi. “Una guerra commerciale non conviene a nessuno. Dobbiamo dialogare con la nuova amministrazione americana e scongiurare danni al sistema imprenditoriale. L’Italia può essere un ottimo ponte” per farlo, “anche a nome dell’Europa”. Chiuso il collegamento con Tajani, la parola è passata a Belloni e Gritti. Focus del loro dialogo: il sostegno alla filiera e la “necessità di ripensare l’equazione del valore”.
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