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La creatività non è improvvisazione. Non quando si tratta di ideare un allestimento che valorizzi al meglio un prodotto, per esempio. Servono regole ben precise. Lo dimostra Silvia Matteoli, visual merchandiser che da molti anni lavora nel settore della moda e, soprattutto, della pelle. Tutto è partito da un corso per vetrinista a inizio anni ‘90 e da un’esperienza al fianco di una maestra vetrinista attiva in Toscana. Risultato? “La prossima Lineapelle Milano – ci racconta – sarà la sessantesima edizione che seguo allestendo stand per aziende conciarie”.
30 anni di stand
“Sono circa 30 anni – continua Matteoli – che sviluppo allestimenti per clienti moda e di vario tipo. Sono partita proprio da Pitti Uomo e da Lineapelle ad occuparmi di fiere, showroom ed eventi aziendali. Tutto parte dalla collezione. Dalla palette colori e dai mood. E da lì sviluppo delle idee per valorizzare al massimo i prodotti da esporre e presentare. È un lavoro che si avvicina a quello dell’interior designer: va dalla decorazione al posizionamento degli oggetti”.
Le 7 regole per un allestimento di successo
Con Silvia Matteoli abbiamo redatto una lista di 7 regole per avere un allestimento di successo. Sette elementi imprescindibili per mostrare i propri prodotti, in questo caso pellami, in vista dei prossimi eventi fieristici. E non solo.
1 > Ordine e pulizia
“La pulizia visiva è importante per attirare l’attenzione. Le appenderie devono essere essenziali, il prodotto è la cosa che deve apparire in primo piano. Bisogna stare attenti a non eccedere con l’inserimento di troppi elementi, intendo anche nella quantità delle pelli esposte. È meglio portare meno cose che hanno un senso logico tra di loro, piuttosto che aggiungere magari la novità dell’ultimo momento che però è troppo in contrasto con il resto”.
2 > Illuminazione
“Le luci sono fondamentali. In primis non ti devono cambiare i colori della pelle esposta, ma li devono valorizzare rispettandone la tonalità. Ma non è solo il prodotto a essere illuminato: anche il modo in cui vivi un ambiente, le sensazioni che percepisci sono condizionate dalle luci. Un allestimento può essere anche molto semplice, ma con l’illuminazione giusta puoi creare un percorso sensorialeche riempie lo spazio e crea un’esperienza unica”.
3 > I colori di fondo
“Il colore di fondo di una parete espositiva fa parte di quelle cose che non percepisci esteriormente, ma interiormente sì. Faccio qualche esempio: nel caso di concerie con articoli stampati, che già hanno una loro texture ben definita, a volte è necessario un colore forte per far risaltare un dettaglio. Mentre nel caso di pellami con finitura monocromatica è sempre meglio utilizzare delle carte da parati con pattern e disegni con tonalità che ne richiamino il mood. Si crea in questo modo una continuità con quello che si vede e percepisce”.
4 > La scelta dei materiali
“La collezione viene rispecchiata in tutto quello che la racchiude. La progettazione stessa dello stand deve andare di pari passo con i prodotti che sono esposti. Dal pavimento, alle pareti, ai supporti. Se fai una collezione più legata alla moda, userai una pavimentazione legata al trend del momento. Se devi mostrare una vacchetta potrai mettere un bel parquet dal fascino vissuto”.
5 > Lo storytelling
“Chi visita uno stand in una fiera non viene a vedere solo i prodotti: viene in visita. È come se entrasse in una casa. È un ospite dell’azienda: da quello che vede deve capire chi sei, la tua storia, il tuo stile. Ogni cosa parla e racconta un’azienda, le persone, il lavoro fatto negli anni. Nulla dovrebbe essere lasciato al caso”.
6 > L’accoglienza
“È molto importante la preparazione dello staff. Le persone che lavorano in uno stand dovrebbero essere riconoscibili e professionali. Entrare in uno stand è un’esperienza. Quando esci ti devi ricordare di cosa hai provato e vissuto lì dentro. Tutto il materiale che l’azienda presenta e lascia ai visitatori (biglietti da visita, brochure, gadget, ndr) deve avere un’idea coordinata”.
7 > La personalità
“La personalità di un’azienda dev’essere trasmessa dallo stand in fiera come dalla sede o showroom dell’azienda stessa. Anche qui ci dev’essere un coordinamento nel modo di presentarsi e proporsi. Gli allestimenti non finiscono in fiera, i momenti di presentazione sono un continuum durante l’anno per le aziende che lavorano con la moda. Ospitare clienti in showroom o in eventi mirati, si lega quindi all’allestimento della fiera con una continuità stilistica”.
7 regole più una
“Una regola non scritta, da non dimenticare mai, è inserire in allestimento almeno un fiore fresco. E visto che la prossima edizione di Lineapelle è dedicata al blooming, è una nuova occasione di far sbocciare nuove idee”.
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