Oltre 9.000 ingressi per il Simac Tanning Tech, con una significativa quota di presenze in arrivo dall’estero. Funziona la sinergia con Lineapelle. Non funziona, ma non è certo una novità, il mercato. Proprio a partire da queste considerazioni, l’edizione numero 50 della fiera organizzata da Assomac è riuscita comunque a tracciare un solco positivo.
La sinergia con Lineapelle
L’edizione numero 50 di Simac Tanning Tech (17-19 settembre a Fiera Milano-Rho) ha accolto oltre 9.000 operatori, di cui il 44% proveniente dall’estero. I visitatori hanno visionato i prodotti di 316 espositori (26% stranieri). Numeri che manifestano interesse e solidità. Merito – come si legge in una nota – anche della sinergia con Lineapelle svoltasi contemporaneamente alla fiera della tecnologia. “La collaborazione ha permesso di mantenere alta l’attrattività e la presentazione di novità in tutta la filiera, premiata dalla grande partecipazione agli eventi organizzati e dalla forte osmosi dei visitatori tra le due fiere”.
Il premio
Proprio per celebrare questa sinergia, Assomac ha premiato la CEO di Lineapelle, Fulvia Bacchi (nella foto a sinistra). “In riconoscimento della costante opera di promozione della filiera italiana della pelle, elevandola a un modello di eccellenza internazionale. Grazie al suo impegno, la filiera ha raggiunto nuovi standard di qualità e sostenibilità”. Questa la motivazione del premio consegnato, nel corso della cena di gala, dal vicepresidente Assomac Mauro Bergozza.
Non funziona il mercato
Se la fiera funziona, il rallentamento del mercato si fa sentire. Nel primo semestre 2024 si registra una riduzione dell’export del comparto dell’11,55% rispetto all’analogo periodo del 2023. In controtendenza le esportazioni di macchine per conceria che crescono del 6,77%, grazie alle commesse accumulate nel 2023. Ma, fa presente Assomac, oltre tre quarti dell’export si è concentrato in soli 10 Paesi, dimostrando come il settore delle macchine per concerie sia in difficoltà, così come gli altri settori della filiera. Meno in difficoltà invece il settore dei ricambi, dove si registra un calo più contenuto dell’export (- 5,52%) in tutte le destinazioni.
Fiduciosi, comunque
“Nonostante la contrazione generale delle esportazioni nei primi 6 mesi dell’anno, rimaniamo fiduciosi per il futuro del nostro settore”, commenta la presidente di Assomac, Maria Vittoria Brustia. “Il comparto delle macchine per la lavorazione della pelle ha registrato alcuni segnali incoraggianti. Dimostrano come la qualità delle nostre tecnologie sia ancora riconosciuta e apprezzata sui mercati internazionali. Guardiamo al 2025 con ottimismo”. (mv)
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