La crisi morde, ma la calzatura italiana resiste. L’80a edizione di theMicam si è chiusa venerdì scorso con numeri confortanti. I 4 giorni di fiera hanno registrato oltre 30.000 visitatori. Più della metà gli stranieri, a testimoniare le buone prestazioni dei mercati di Far e Middle East, Stati Uniti e area Euro. In calo i russi per il mix incrociato di crisi del rublo e sanzioni comunitarie, così come retrocedono giapponesi e francesi. Male anche l’Italia. “La manifestazione continua a essere un punto di riferimento a livello globale – commenta Annarita Pilotti, presidente theMicam – e questo è merito degli imprenditori, che continuano a investire in creatività e innovazione nonostante il contesto non facile”. Bene anche Mipel, la manifestazione pellettiera contigua a theMicam. Cifre ufficiali ancora non sono state comunicate e anche sulle stime vige riservatezza, ma gli organizzatori esultano per i risultati di business. “L’affermazione della kermesse in termini di giro d’affari – commenta Riccardo Braccialini, presidente Aimpes – dimostra la capacità di imporsi della pelletteria italiana. Tra le ragioni del successo la vicinanza e la permeabilità con theMicam”. (rp)
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