Stabilità e cautela. Così i visitatori di Lineapelle94 raccontano di aver visto svilupparsi i mercati nel corso del 2017. “Le vendite ci sono, ma senza grandi colpi di scena” spiega il responsabile di un calzaturificio italiano, orientato “in buona parte” verso i mercati stranieri. “La fase è ancora piatta” spiegano altri due visitatori, rappresentanti di un’azienda di pelletteria toscana. In Europa si avanza ancora a piccoli passi, senza azzardare, mentre in Asia si coglie un certo fermento. Mr. Qiang, designer di scarpe per un brand cinese, confessa che “è vero quanto dicono molti, il nostro mercato interno sta crescendo”, ma la situazione è più complessa di quanto possa sembrare. “Il mio brand produce calzature di qualità più elevata rispetto alla media di quelli cinesi, per cui puntiamo sull’export” continua Qiang. È dunque vero che aumenta la spesa interna, ma non ancora nella direzione di prodotti di alto livello. “Da Micam sono arrivati buoni segnali per la stagione invernale, soprattutto dai mercati esteri” commenta Guglielmo Barone, di Barone Design, società napoletana che produce calzature di fascia medio-alta conto terzi e per il brand proprietario. “Ora stiamo iniziando a programmare l’estivo successivo e in fiera abbiamo trovato spunti interessanti”, aggiunge. “Il mercato è ricettivo, soprattutto per la qualità del made in Italy” testimonia Valentina Poltronieri di Scarlet, brand dell’abbigliamento prodotto a Vigevano e distribuito nel nord ovest italiano. “Dopo una lunga esperienza nel terzismo, è da tre stagioni che presentiamo nostre collezioni – racconta la stilista, a Lineapelle94 soprattutto per studiare tessuti –: il risultato commerciale è stato subito soddisfacente”
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