I brand coinvolti sono 24. Le imprese manifatturiere sono 1.875: quella cinese è la nazionalità più rappresentata (26%), seguita dalla bengalese (13%), turca (10%) e indiana (8%). L’Italia è il primo Paese europeo, con una quota del 6%. I formulatori sono circa 550, per oltre 13.000 prodotto registrati. ZDHC, il progetto per la riduzione, e poi l’eliminazione, dell’impiego di sostanze chimiche pericolose nella filiera industriale della moda, ha presentato a Lineapelle95 i suoi numeri. I risultati sono relativi all’effetto del coinvolgimento a livello globale delle imprese delle filiere tessile, nella quale il programma “Zero Discharge of Hazardous Chemicals” è presente da più tempo, e in quella della pelle, dove invece si sta strutturando e conta già sull’adesione di UNIC – Concerie Italiane, l’istituto di certificazione di riferimento dell’area pelle ICEC e SSIP, la Stazione Sperimentale delle Pelli e delle Materie Concianti. ZDHC offre un approccio olistico, cioè teso ad affrontare in maniera completa e complessiva il tema dell’implementazione di una chimica sostenibile per il fashion system, e offre alle aziende dell’intera filiera servizi di database, validazione e comparazione delle informazioni su scala internazionale. A proposito di concia e di chimica conciaria, ZDHC sta espandendo in tutto il mondo la propria rete di laboratori di riferimento di analisi chimiche, con nuove strutture anche in Italia.
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