Con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza (posta dai regolatori al 31 ottobre) è arrivato il 2 novembre il piano di risanamento per la Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi), con una proposta messa nero su bianco dal patron del fondo PVE Capital, Gennaro Pucci, e inviata al presidente dell’istituto pisano Alessandro Bandini. Le condizioni della ricapitalizzazione sono state inviate in una comunicazione anche alla Commissione Vigilanza di Bankitalia, chiedendo un incontro per la giornata di oggi nel corso del quale potrà essere analizzata l’offerta. Secondo i documenti presentati, da parte del fondo inglese ci sarebbe la disponibilità a garantire 140 milioni di un aumento di capitale, estendibili fino a 160 milioni, a fronte almeno dell’80% delle quote Carismi. Il restante 20% sarebbe quindi da ripartire tra la Fondazione locale (che perderebbe il controllo sull’istituto bancario, oggi intorno al 54%), la Cattolica assicurazioni (che ha il 25% destinato a ridursi) e ai soci privati. Il piano prevede inoltre lo smaltimento dei crediti deteriorati: a fine giugno avevano un valore lordo di 450 milioni e un netto di 228 milioni. L’operazione potrà essere completata solo tra una decina di giorni dopo che Bankitalia avrà valutato l’offerta per capirne la consistenza e i nuovi assetti, e dopo il passaggio interno nell’attuale compagine societaria, con i dovuti tempi tecnici di manovra. Risultano smentite (secondo quanto diffuso su quotidiani locali) le voci che avrebbero voluto nell’operazione la partecipazione, oltre a PVE Capital, anche di altri fondi di investimento extraeuropei.
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